17/02/2019
Nonostante il breve preavviso con cui l’effettuazione dell’escursione (originariamente non prevista) è stata divulgata, un buon numero di partecipanti (31) , tra cui diversi benvenuti nuovi adepti, si è presentato all’appuntamento all’Ippodromo con il sempre più che affidabile e disponibile Mimmo Staglianò, che si è avvalso dell’ausilio di Pierangelo Donati, per poi portarsi in località Cà di Veroli, punto di partenza di una escursione che si è confermata come bellissima anche per effetto della splendida giornata decisamente primaverile nonostante la data.
Il gruppo, dopo un tratto in leggera salita sul sent 213A, si è poi faticosamente inerpicato sul bellissimo crinale (sentiero non segnato CAI) che porta alla erta finale del Monte Castelluccio (1115 m), godendo degli splendidi panorami sulla valle di Pietrapazza a destra e sulla Valle del Rio Salso a sinistra. Dal punto sommitale del percorso, dopo la gradita solita pausa con pranzo al sacco, ci si è poi diretti per stradello in direzione del Monte Piano che però non si è raggiunto in quanto prima si è svoltato a sinistra per percorrere la bella mulattiera che , attraversando le località Valcitura, Tassinara , Pian della Noce Cà Val d’Acero con i bellissimi ruderi testimonianti l’attivissima presenza dell’uomo in questa valle sino a tempi poi non molto remoti, ci ha portato alla località Rio Salso con i resti della bella chiesa e le costruzioni del Palazzo Giannelli ottimamente restaurati ma purtroppo ora inutilizzati. Il sentiero 213 ha poi accompagnato il gruppo, passando da cà Riacci, sino al bivio per Ponte del Faggio. Con il 213A (già percorso all’andata) si è poi ritornati alle auto a Cà di Veroli.
Caimmi Gino
Foto Caimmi Gino , Mauro Giacomini
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