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10/3/2013

Foto e organizzazione: Maurizio Prati - Andrea Ambroni - Mario Alai

Careste 10 mar. 13 015 FILEminimizer

Resoconto della giornata

Ci ritroviamo all’ippodromo alle 8 Andrea, Maurizio, Simona, Elena, Cristina e Mario, e partiamo in auto per Sarsina, dove lasciamo le auto. Sosta caffè nella piazza della magnifica millenaria cattedrale romanica di San Vicinio.

Trascuriamo però di entrare per l’imposizione del famoso collare … che col senno di poi non sarebbe stato male.  Per cominciare pedaliamo 4 km sulla statale verso S. Piero, fino al ponte della Marianna, di qui ripida stradina a destra che in 200 m. porta a Valbiano. Passati oltre diminuisce la pendenza e la strada diventa inghiaiata e in parte lastricata a sasso, perché un tempo connetteva diverse chiesette, riferimento dei casolari sparsi sulla montagna, ora tutte abbandonate e in rovina. Qualche nube e più che altro un bel sole, la temperatura ormai primaverile. In costante ma dolce salita oltrepassiamo Ruscello, lasciamo a sinistra il sentiero per il sovrastante Monte Facciano, e intanto la visuale si allarga, mostrandoci prima il monte di Perticara, poi San Marino, il Carpegna, il Comero e il Fumaiolo. Ai 764 m. di Monte Pietra raggiungiamo il culmine della salita, donde si vede anche il mare. Proseguiamo per saliscendi sul crinale, fino che un segnale indica a sinistra la chiesa di Careste. Sono 100 m. di erto sentiero, lungo il quale solo Andrea e Maurizio ardiscono trascinarsi la bici, per poi rifarlo in discesa. La chiesetta ha oltre 900 anni, e … li dimostra tutti: praticamente solo l’elegante facciata, che guarda verso valle, è ormai in piedi, seriamente lesionata. Il cocuzzolo è così aguzzo che non c’è posto per altro,  e secondo una relazione del 1602 qui tira il vento così forte che la chiesa fu costruita senza finestre, e spesso il prete doveva celebrare con la porta chiusa, perché il vento non spegnesse le candele. Adesso però si sta benissimo, e sui gradini, sotto il tiepido sole, gustiamo la spianata del premiato forno Casalboni. Salutiamo un simpatico giovane col metal detector, alla ricerca di tesori sepolti … in questi luoghi antichi e remoti quasi non farebbe meraviglia trovarne davvero! Poi riscendiamo, Andrea a velocità supersonica e con doppio salto mortale carpiato. Ripresa la strada continuiamo la discesa verso San Salvatore e Montalto, sbucando sulla statale nei pressi delle Marmitte dei Giganti, 500 m. da Sarsina. Splendida giornata! P.S. E’ stata anche la giornata degli inconvenienti. Alla partenza, lungo l’E45, Andrea mi dice: la vedo scura … Rispondo: beh, certo, ci sono un po’ di nuvolosi, ma forse si aprirà. Ma Andrea parlava della situazione politica: meglio lasciar perdere. Gli inconvenienti di oggi non saranno meteo, ma meccanici. Subito dopo infatti inconveniente meccanico al portabici posteriore di Maurizio: la bici di Cristina crede che siamo arrivati e decide di scendere. Per fortuna resta appesa per le ruote, nulla di rotto! Più tardi, a giro ormai concluso, nei pressi di Montalto, è la ruota di Elena  che decide di essere ormai arrivata, scaricando bruscamente la padrona. Ne segue un diverbio tra quest’ultima e il fondo stradale, ma Elena ha quel che si dice una bella faccia tosta, e l’unica  conseguenza è un’imprevista tappa al Pronto Soccorso di Mercato Saraceno, sulla via del ritorno,  per una rapida medicazione e incerottatura.                                                        

                                                                                   Mario Alai

 

Careste 10 mar. 13 026 FILEminimizer