Esiste un filo sottile ma resistente che lega gli alpinisti di Cesena e della Romagna alle Alpi. E’ un lungo cordone ombelicale fatto di sacrifici, migliaia di chilometri percorsi in autostrada, weekend strappati alle famiglie ed agli affetti, lunghe attese e sveglie in orari impossibili. Le Alpi ed in particolare le Dolomiti, destinazione privilegiata, sono oggettivamente lontane dalla Romagna. Trent’anni fa le strade erano sgombre e le auto poco confortevoli. Viceversa ora le auto sono molto comode ma le strade intasate. Così ci si ritrova in viaggio per andare ad arrampicare e molto spesso questa fase risulta la più pericolosa dell’intero viatico.

E’ così da sempre: l’alpinismo è passione pura, sacrificio e gioia smisurata.

Negli anni sessanta i nostri soci arrampicavano con pesanti scarponi ai piedi, maglioni infeltriti di lana e giacche a vento cerate. Compirono imprese eccezionali per quei tempi, considerando soprattutto il fatto che le informazioni erano davvero scarse e l’attrezzatura da “ferramenta”. Il Cervino, il Monte Bianco e le sue creste, le classiche vie delle Dolomiti, erano i loro principali obiettivi. Questi uomini incarnavano il senso dell’impresa, la volontà di rivincita di un’Italia che conosceva il benessere, la voglia di vivere e d’avventura.

Negli anni settanta s’attrezzarono le prime falesie della zona: Pietramora, nell’Appennino Faentino, prima di ogni altra. Su quelle rocce gli alpinisti si allenavano ed imparavano gesti e manovre che poi avrebbero ripetuto in montagna. Qualche nostro socio iniziò a prenderci gusto nell’arrampicata ed intuì l’importanza dell’allenamento.

Ma furono gli anni ottanta che diedero un impulso decisivo all’arrampicata. Fu in quel periodo che l’alpinismo cesenate diventò adulto entrando in contatto con l’alpinismo trentino, allora all’avanguardia. Vennero salite le principali vie di sesto grado delle Dolomiti e, grazie ad alcuni maestri indiscussi, crebbe il livello degli arrampicatori ed il loro numero. Il free-climbing arrivò in Romagna dall’America portando il suo spirito d’irriverenza e spensieratezza e nuovi attrezzi adatti all’arrampicata libera: nut, friend, scarpette a suola liscia, polvere di magnesite per non far sudare le mani. Le lunghe piccozze col manico in legno vennero sostituite da corte “becche” in alluminio, adatte alla tecnica della piolet-traction. L’allenamento diventò un’attività imprescindibile per gli alpinisti ed il muro della Rocca Malatestiana divenne testimone di ardui passaggi, luogo di sogni e progetti, vera fucina d’eroi. Vennero attrezzate molte falesie in tutta la Romagna, soprattutto nella zona della Val Marecchia e San Marino, ove poter praticare, in sicurezza, l’arrampicata libera. Vennero percorse sulle Alpi vie mitiche e difficilissime. Pareti come la Nord della Civetta, le Nord delle Tre Cime di Lavaredo o la Sud della Marmolada divennero posti frequentati e non più temuti. Si compirono prime ripetizioni e vennero aperti nuovi itinerari. In quel periodo un nostro socio diventò guida alpina, un altro fu fatto accademico del C.A.I.
(Gianni Fantini)

La nostra sezione dopo aver fatto parte per vari anni della “Scuola di Alpinismo, Scialpinismo ed Arrampicata Libera Pietramora” ha aderito e partecipato, a inizio 2022, alla costituzione della Scuola Intersezionale Romagna Verticale insieme alle Sezioni di Faenza - Forlì - Imola - Ravenna e dà il proprio contributo alla realizzazione dei corsi in Romagna tramite il referente sezionale Andrea Silvagni; istruttori nazionali, regionali e sezionali sono quindi a disposizione di chiunque voglia informazioni per iniziare ad arrampicare. La scuola, tramite la propria pagina Facebook, pubblica ed informa la comunità degli arrampicatori romagnoli sui corsì programmati. 

Domanda di iscrizioneCome già detto, la sezione Cai di Cesena dopo essere stata a lungo una delle più attive per quanto riguarda l’attività alpinistica, all’interno di essa, da diversi anni si era perso "il gruppo": mancava quindi un punto di riferimento per gli allievi alpinisti che, una volta terminati i corsi, li aiutasse nel loro percorso di crescita personale ed un contesto dove incontrarsi e condividere questa passione. Così, su sollecitazione del socio Andrea Silvagni, istruttore di Alpinismo della Scuola Romagna Verticale, si è costituito un comitato organizzatore con i soci Andrea Silvagni, Stefano Bulgarelli, Federica Bedei, Ilaria Faggiano e Maura Pazzaglia che in pochi mesi hanno redatto proposte, inviti e regolamenti e che la sera del 12 dicembre 2022 sono stati sottoposti a un gruppo di ben 65 persone invitate a partecipare alla fondazione del gruppo. All’incontro erano presenti anche Gino Caimmi, presidente di Sezione; Davide Donini, direttore della Scuola Romagna Verticale e Samuele Mazzolini accademico del Cai, apritore di molte vie alpinistiche, autore di articoli sulle principali riviste di montagna.

Nel corso dell'assemblea costitutiva, Andrea Silvagni ha esposto, in maniera chiara e sintetica, le motivazioni di ricostituzione di un gruppo alpinistico: “Una volta finito il corso, nella Sezione di Cesena non c’è un punto di riferimento dove incontrare altre persone con cui condividere questa passione e dove poter continuare un percorso di crescita personale. Infatti alcuni nostri soci prendono parte alle uscite dei gruppi alpinistici di altre sezioni. La sezione di Cesena da alcuni anni ha in gestione la parete di arrampicata nella palestra di San Giorgio, che ha permesso a molti neofiti di avvicinarsi a questa disciplina, dando un’ulteriore motivazione alla formazione di un gruppo. Il fatto che ci sia stato un così grande riscontro a questa chiamata ne è la riprova!”. Successivamente viene illustrato il regolamento e scelto il nome rappresentativo del Gruppo. La scelta è unanime: Alpinismo Punto Zero. Perché Alpinismo Punto Zero? “Il primo passo per iniziare un nuovo percorso è fare il punto zero, prendere consapevolezza sul dove ci troviamo e sul chi siamo. La piena riuscita dipende molto, se non in gran parte, da quel momento preliminare di radicamento, centratura e orientamento che precede l’azione. E non dimentichiamo che per noi alpinisti di pianura la quota zero sarà sempre il punto di partenza”. Non è il grado alpinistico che farà la differenza in questo gruppo, ma la voglia di stare insieme e di condividere un percorso. E come diceva il grande Walter Bonatti: “È per conoscermi meglio e per trovare una mia dimensione che ho scalato montagne impossibili. L'ho fatto spinto dalla bellezza della natura alpina, dalla sfida e dal piacere di sapere.”

Ai seguenti link si possono visualizzare e scaricare i documenti del neo-costituito Gruppo Alpinismo Punto Zero CAI Cesena e in particolare il Regolamento generale, quello specifico delle uscite, la domanda di iscrizione e un modulo proposte uscite. Sul lato destro, tramite l'icona/pulsante "PROGRAMMA" è possibile visionare il calendario uscite.

Regolamento generale Gruppo Alpinismo Punto Zero 

Regolamento uscite Gruppo Alpinismo Punto Zero

Domanda di iscrizione al Gruppo Alpinismo Punto Zero

Modulo proposta uscita Gruppo Alpinismo Punto Zero

 

Chiunque voglia scrivere al Gruppo può farlo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La pagina Facebook: www.facebook.com/alpinismopuntozero

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Il comitato organizzatore