21-24/04/2016
galleria fotografica
Il ciclone Medusa per quattro giorni non ci ha dato tregua, ha provato a fermarci, ma ancor più determinati di Perseo, l’abbiamo ignorato e ci siamo divertiti alla grande. Dal riparo Sottoroccia di Sfinalicchio con le sue antiche incisioni fino alla vetta del Monte Calvo. La cima, conquistata a piedi su percorsi delimitati da file di pietre, è particolare e spoglia, circondata da foreste sulle pendici e ricoperta di prati e arbusti. Sulla vetta la pioggia ci ha raggiunto e la nube, come prendendosi gioco della nostra determinazione, ha nascosto la visione panoramica, ma non l’incanto del cammino.
Siamo fuggiti per discese impervie, abbiamo tagliato l’originario percorso e raggiunto un altro tipo di esposizione meno naturale e meno profumata.La nuova Chiesa di Padre Pio con i suoi mosaici dorati, sfoggio di ricchezza e bellezza che forse contrasta con il pensiero semplice del Santo ma che, opinioni a parte, vedremo come opera d’arte nei secoli futuri.
Nella passeggiata sul litorale il maltempo si è ritirato forse impietositosi pure lui, lo si sentiva in lontananza affilare le armi, rumoreggiare contro la nostra forza e vivacità. Un sole a piena potenza sulla costa di Manaccora che si snodava stupenda e si perdeva in lontananza.
L’abbiamo percorsa per spiagge e collinette superando scogli, baie, strani ragni da pesca chiamati trabucchi, fotografando grotte marine e torri di avvistamento.
Un angolino per il pasto, un bagno per l’impavida Carmen e poi via più veloci per sfuggire ancora una volta al rovescio che incombeva e rumoreggiava pronto a lanciare le sue saette da guerra. Ci ha raggiunto a Peschici, ma non ci ha impedito di ammirare il caratteristico paesino con le sue casette bianche, i magnifici sfondi, i tipici negozietti. Regalandoci un ricordo della città più unico che raro visto che un acquazzone del genere avviene ogni cambio di Papa.
La sera alla mancata sagra delle arance a Rodi rinviata per, guarda caso, maltempo, alcuni di noi fra arance, limoni e sangria si sono scatenati nella tarantella, riempiendo di allegria e spensieratezza alcuni angoli di questo borgo di pescatori.
Ma il vero clou della festa di Medusa ci ha colpito all’interno della Foresta Umbra.
Ascolta. Piovedalle nuvole dense.Piove sui faggi secolari e folti,Piove sui pini d’Alepporigogliosi e imponenti,e sulle pietre di selce compatte e tenacipiove sul tritone alla fonte e sui ponticellileggeri“Piove sui freschi pensieriche l’anima schiudenovellasulla favola bellache ieri, oggi e domani”permane
Il nemico non ci ha fatto vedere il sole filtrare e colorare le foglie e l’ambiente, ma abbiamo ammirato la forma delle piante, le goccioline sospese, la fonte, il ponticello. Abbiamo scovato il tritone italico placido nella sua pozza d’acqua e indifferente al diluvio. Bagnati fino alle mutande ci siamo cambiati e abbiamo gustato al rifugio le prelibatezze locali, soprattutto il vino che ci ha fatto ridere e cantare, mentre Carmen, con la sua ironia, ci faceva spanciare dalle risate.
Così, sulla via del ritorno, la pioggia se n’è andata, sconfitta o forse sfinita di accanirsi sul povero gruppo CAI e il sole è tornato a scaldarci più splendente che mai.
Nei nostri cuori oltre a baie, grotte marine, torri, intensi profumi, splendidi fiori, panorami mozzafiato … e, sullo sfondo, le Tremiti e le isole croate, rimangono i tanti nuovi amici, simpatici, allegri, speciali. Trenta e lode alla nostra organizzatrice Pasqua che ci è sempre stata vicina e anche se non ha partecipato a qualche escursione ci ha seguito ovunque con la sua ala protettrice, alla guida Pietro esempio di professionalità e cordialità, al nostro autista capace e simpatico.
Viva il CAI che ci fa divertire, conoscere e insegna soprattutto a noi giovani come vivere e rispettare la natura. Viva il CAI esempio di divertimento sano al 101%
Ciao a tutti e alla prossima
Testo: Martina Zoli Fotografia e aiuto revisione testo: Riccardo PaoliniAssistenti: Anna MontaglianiAlessandro Pistocchi
P.S: per le riprese delle umide giornate rimandiamo la visione su YouTube canale Riccardo Paolini.