02/02/2014
Organizzazione Cesare Bentivegni e Nicola Magnani
Foto: Cesare Bentivegni
galleria fotografica
Il 2 febbraio e’ un anniversario significativo per la Romagna; due anni fa aveva inizio quella che sara’ ricordata come la “ Nevicata” con la N maiuscola.
Piu’ modestamente per la giornata odierna ci saremmo accontentati se non di un manto bianco che allieta gli occhi e il cuore o di un sole tiepido che scalda il corpo e l’anima , almeno che Giove pluvio ci risparmiasse i suoi strali.
Invece, come una sorta di beffa del destino , la mattinata nebbiosa si e’ tramutata in pioggerella leggera proprio al momento della partenza avvenuta dal campo sportivo di Ponte Abbadesse.
I 35 temerari che , nonostante le previsioni incerte , avevano sfidato la sorte presentandosi puntuali , non si sono persi d’animo; indossate mantelle e aperti ombrelli si sono incamminati lungo vigneti e frutteti spogli dei loro manti in un paesaggio reso surreale da questa combinazione di foschia e pioviggine.
Il percorso si e’ snodato tra asfalto, strade sterrate e vicinali con qualche tratto di sentiero reso viscido dalla pioggia odierna e da quella caduta in questo inizio d’anno particolarmente umido.
Questa combinazione di condizioni “ complicate “ ha alzato il livello di difficolta’ di quella che nelle nostre intenzioni doveva essere la piu’ semplice delle escursioni della mezza giornata.
Tuttavia l’umore sempre alto e il camminare insieme , scambiandosi impressioni e godendo del semplice stare in compagnia a condividere la stessa esperienza , ha fatto si che il ritmo costante e le poche soste (causa condizioni climatiche ) ci permettessero di rispettare i tempi e di riportare il gruppo sano e salvo al punto di partenza dopo 4 ore.
Il percorso dopo lo scollinamento e la discesa di via Tranzano ci ha portato con vari saliscendi a lambire l’Urgon , passando successivamente dall’oratorio di Madonna dell’Olivo; poi abbiamo risalito il Rio Donegallia fino ai piedi di Castrum Saiani , ci siamo riportati in quota fino ad intravedere la pieve romanica di San Tommaso e dopo la discesa al Rio Marano ad affrontare il mangiaebevi di via Ridolfi e via Valirano.
Cosa avranno pensato le sparute persone che hanno visto questo gruppo di temerari affrontare fango e acqua in una giornata piu’ consona ad un match con il divano che al trekking campestre?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Il tutto si e’ chiuso con la promessa di ripetere il percorso con le giuste condizioni meteo che permettano di godere appieno della sua bellezza e un arrivederci al prossimo appuntamento in programma il 23 febbraio quando andremo a scoprire il fascino di Bertinoro e dei suoi dintorni.
PS: un grazie speciale a Cesare Bentivegni , che solitamente dietro la macchina fotografica per documentare le nostre escursioni , oggi si e’ cimentato per la prima volta nel ruolo di direttore , svolgendolo in maniera egregia; speriamo voglia ripetere presto l’esperienza.
Magnani Nicola