16/3/2013
Foto e organizzazione: Maurizio Prati - Andrea Ambroni - Cristina Taioli
Resoconto della giornata
Sabato mattina ore 9 uno dopo l’altro i bikers arrivano al consueto appuntamento davanti alla Conca Verde, ed aspettano gli altri al sole, vista l’aria frizzantina.
Si decide di fare della salita e della fatica, tanto siamo tutti esperti ciclisti: Maurizio, Andrea, Ettore, Simona, Lucia, la sottoscritta e Pierpaolo, uno nuovo del gruppo, ma dalla gamba tonica si capisce subito che in bici ci sa andare: ed infatti è sempre in testa quando si tratta di scalare, e non si fermerebbe mai! Destinazione Longiano, soprattutto pensando alla sosta caffè al “Bar Giardino”. Si parte con un po’ di asfalto lungo la Via Emilia direzione Calisese per poi attraversare il ponte storico, come fece Giulio Cesare diretto a Roma con le sue truppe, oltre 2000 anni prima di noi! E si inizia a salire, prima su asfalto, poi su strada sterrata, direzione Agriturismo “Il Ciliegio”, con sosta a fine salita per la foto di gruppo al sole, e davanti ad una bella veduta delle colline. Il paese di Longiano ha sempre il suo fascino, la sosta caffè è di rito, mentre guardiamo il castello sopra di noi, ma l’aria fredda e le basse temperature ci costringono presto ad entrare dentro al bar per scaldarci un po’. Non si può partire da Longiano senza arrivare prima fino al castello; ma la chicca del giorno è stata attraversare il tunnel del rifugio bellico situato sotto al castello. Farlo in bici, soprattutto per chi porta gli occhiali da sole, è un po’ come andare al buio, ma per fortuna si vedeva la luce del sole provenire dall’altra parte del tunnel! Se la salita è stata lunga e dura, la discesa a valle è stata sicuramente fredda e con i freni tirati, almeno per quanto mi riguarda, per limitare l’impatto della “bora” sul corpo sudato. E così, invece di proseguire in modo facile e indolore lungo la Via Emilia fino alla nostra destinazione finale, decidiamo di svoltare a sinistra e poi a destra e di prendere la Via Tranzano, che io non conoscevo, per cui ho risposto “ok”. Ovviamente è una strada bianca in salita fino a sotto al monte, luogo ideale per una altra foto ricordo del gruppo, sul prato, dove poi siamo scesi in bici ed incontrato anche un po’ di fango. Ritornati all’Ippodromo, circa intorno a mezzogiorno, il computer segnava 36km, e la mia testa pensava ad una doccia calda ed alla pappa!
Cristina Taioli